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| Titolo: Baronia di Caorle Ven Mag 07, 2010 3:46 pm | |
| - Citazione :
- Caorle
Baronia di Caorle
Blasonatura : In campo d'argento, un castello, costruito in mattoni bianchi, con tre torri merlate della quali, quella di mezzo, alquanto più alta, ospita un angelo nascente con tunica rossa. In ciascuna torre è posta una finestra a volto appuntito. Alla sua fondamenta scherzanti onde marine al naturale.
Attuale Possessore : Chalmers Thierry de Grenobles detto "Kingbear"
Nome degli Abitanti : caprulani o caorlotti
Signorie Concesse : -
Cenni Storici
Le radici di Caorle affondano nel I secolo a.C. (il nome deriva dal latino Caprulae, probabilmente a causa delle capre selvatiche che vi pascolavano), come testimoniano numerosi ritrovamenti di epoca romana, come l'"ara Licovia", altare sacrificale custodito ora nel duomo, o i ritrovamenti archeologici in mare. Tuttavia la città cresce e diventa importante come porto della vicina Concordia, per la sua posizione alla foce del Lemene, soprattutto in seguito alle invasioni barbariche degli unni, che spinsero molti concordiesi dall'entroterra alla costa; fu in quel periodo, attorno al VI secolo, che Caorle divenne sede vescovile. La costruzione dell'odierna cattedrale, tuttavia, risale all'XI secolo, su una pre-esistente basilica paleocristiana, i cui resti sono conservati tutt'ora all'interno del duomo, nel museo annesso e nei giardini della canonica. Nei successivi secoli le sorti di Caorle furono legate a quelli della Repubblica Serenissima; il territorio cittadino era parte del Dogado, cioè il territorio metropolitano, nonché il nucleo originario, della Serenissima Repubblica, ed era uno dei 9 distretti in cui era suddivisa l'amministrazione, governato da un podestà. Costituiva inoltre uno dei 10 reggimenti in cui era suddiviso il dogado. Memorabile fu l'episodio, nel X secolo, del ratto di alcune donzelle veneziane, liberate proprio sulla spiaggia della cittadina: questo episodio fu oggetto di una rievocazione storica in costume dell'epoca fino a qualche anno fa. Nei secoli XIII e XIV, a causa delle frequenti invasioni del territorio da parte dei triestini e di pirati, molte famiglie furono costrette a trasferirsi a Venezia; fu così che Caorle cominciò la parabola discendente che l'accompagnò fino all'epoca napoleonica, perdendo d'importanza rispetto alle altre città del dogado veneziano. Isolamento che si fece ancor più grave quando, nel 1379, i genovesi approdarono sull'isola caprulana e, mentre tentavano di conquistare i territori della Serenissima, devastarono l'intera città, costringendo anche i vescovi a lasciare la sede episcopale vacante.
Costruzioni di Particolare Importanza
Duomo di Caorle Santuario della Madonna dell'Angelo
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